Anche quest’anno è arrivata la proroga dei versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, per quanto concerne i contribuenti che esercitano attività economiche per i quali sono stati elaborati gli studi di settore. Il fisco, infatti, con un comunicato stampa pubblicato sul sito del MEF il 14 Giugno, ha reso noto la decisione di prorogare, come ormai avviene da alcuni anni, le scadenze fiscali del modello UNICO. I contribuenti italiani per adempiere al versamento delle imposte, possono farsi assistere nella redazione della dichiarazione dei redditi, dagli iscritti all’Ordine dei Consulenti del Lavoro, categoria professionale che figura tra gli intermediari abilitati all’Invio delle dichiarazioni al fisco.
La proroga è arrivata, davvero all’ultimo secondo, lasciando col fiato sospeso, professionisti e operatori del settore, che oggi più che mai soffrono in modo particolare, per le troppe scadenze del sistema fiscale italiano e per una semplificazione che tarda a concretizzarsi. Con la proroga, accordata dal ministero, slitta dal 16 giugno al 6 luglio, il termine per effettuare i versamenti per la dichiarazione dei redditi, Irap o unificata, per i soggetti interessati agli studi di settore. Dal 7 luglio al 22 agosto invece, gli stessi soggetti possono versare le somme all’erario, con una maggiorazione del 0,40%.
Quindi la proroga ha nuovamente realizzato uno spartiacque tra diverse categorie di contribuenti:
- soggetti No Studi di settore: 16 giugno scadenza ordinaria; 18 luglio con maggiorazione dello 0,40%;
- soggetti con Studi di settore: 06 luglio scadenza ordinaria; 22 agosto con maggiorazione dello 0,40%.
La proroga inoltre interessa, anche coloro che partecipano a società, associazioni o imprese in regime di trasparenza e i contribuenti minimi, o coloro che adottano il regime forfetario di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità.
I versamenti delle imposte vanno effettuati con il modello F24, attraverso la procedura telematica “ Fisco on Line” o “Entratel”, o direttamente attraverso i canali telematici delle banche, se trattasi di partite iva. I cittadini privati che pagano le tasse derivanti dal modello unico persone fisiche, possono ancora avvalersi del modello F24 cartaceo, da presentare presso Uffici Postali o Banche, per importi non superiori a mille euro.